Il decreto attuativo sul praticantato per agenti immobiliari è in fase di definizione al Ministero delle Imprese e del Made in Italy (MIMIT). Abbiamo parlato con Renato Maffey, Presidente ANAMA, per capire cosa prevede la bozza di riforma e quali potrebbero essere gli effetti per gli aspiranti agenti immobiliari e le agenzie immobiliari in Italia.
Bozza decreto praticantato agenti immobiliari: iter, consultazioni e prossimi passi
Il decreto attuativo del praticantato per gli agenti immobiliari è stato integrato alla Legge 39/1989 (concernente la disciplina della professione di mediatore) con la Legge 57/2001, che prevede la necessità di istituire un nuovo percorso per l’accesso all’attività di agente immobiliare attraverso una pratica professionale di 12 mesi come opzione di abilitazione in alternativa all’esame in CCIAA.
Tale modalità di esecuzione prevede non solo la pratica ma anche un corso ridotto presso le scuole abilitate dalla Regione. Tuttavia, per entrare in vigore deve essere regolamentata attraverso un decreto attuativo che avrebbe dovuto essere emanato dall’allora Ministero dello Sviluppo Economico (oggi MIMIT).
Però, rimarca il Presidente Maffey, “il decreto attuativo ha vissuto una scarsa attenzione da parte degli enti preposti, nonostante le sollecitazioni più volte riportate dalle varie associazioni, in particolare da ANAMA.”
Ma nel 2023 qualcosa inizia a muoversi, quando il Dipartimento delle politiche europee, sollecitato dal Governo e dall’Ue, ha segnalato al Ministero delle Imprese e del Made in Italy la necessità di avere strade alternative per l’accesso alla professione di agente immobiliare.
È proprio ANAMA a comunicare al Dipartimento che “in realtà un’alternativa all’accesso dell’attività di agenti immobiliari esiste già, oltretutto per legge, ma che non è mai stata applicata perché il decreto attuativo non è stato mai pubblicato.”
Successivamente, il Ministero ha redatto una bozza di decreto attuativo condiviso con le varie associazioni – negli anni già riunitesi più volte come consulta interassociativa nei confronti degli enti pubblici – che hanno avanzato determinate osservazioni e suggerito alcuni cambiamenti al riguardo.
Lo scorso giugno la consulta interassociativa dell’intermediazione immobiliare, dopo un confronto serrato ha permesso di ottenere gran parte delle considerazioni di interesse per ANAMA, ha presentato le modifiche attualmente al vaglio del MIMIT, Unioncamere e delle Regioni che dovranno erogare i corsi.
I punti chiave della bozza: durata, tutor e percorso formativo del praticantato
Sia il regolamento presentato dalla consulta che la bozza presentata dal Ministero sono basati su alcuni aspetti chiave:
- Il regolamento prevede che l’anno di praticantato sia diviso in tre quadrimestri, permettendo a ogni praticante di poter cambiare tutor durante il percorso
- Creazione di un formulario di indirizzo sia commerciale che di carattere tecnico, sul quale confermare e validare l’esperienza e la pratica del tirocinante da parte del tutor
- Alla fine dei tre quadrimestri il praticante dovrà effettuare un corso presso una scuola abilitata dalle Regioni
- Le Regioni dovranno stabilire quali dovranno essere i test a risposta multipla ai quali i tirocinanti dovranno rispondere e ottenere parere positivo da parte degli esaminatori
- Gli esaminanti saranno gli stessi soggetti abilitati a fare i corsi da parte delle Regioni
- Il praticante potrà operare anche all’interno di un’agenzia immobiliare costituita in società, che a sua volta dovrà affidare a un agente immobiliare il tutoraggio del singolo praticante
- Ogni tutor potrà avere al massimo un praticante e almeno tre anni di esperienza per poter svolgere la parte di tutoraggio
Una volta che il MIMIT licenzierà il decreto attuativo saranno necessari 90 giorni perché diventi operativo presso tutte le camere di commercio.
“Con questo decreto attuativo potremo finalmente codificare qualcosa che nella pratica già esiste ma non è mai stato regolamentato secondo specifici percorsi e requisiti” conclude Maffey.
Cosa cambierebbe per agenzie e aspiranti agenti immobiliari
Per le agenzie immobiliari il principale cambiamento riguarda la possibilità di ospitare praticanti all’interno della propria struttura. Questo comporterebbe nuovi obblighi organizzativi come:
- Garantire la presenza di un tutor abilitato da almeno tre anni
- Rispettare i limiti numerici di tirocinanti
- Assicurare la vigilanza sulle attività formative
- Mantenere una tracciabilità delle ore e delle esperienze svolte
Per chi aspira a diventare agente immobiliare, invece, l’introduzione del praticantato aprirebbe una strada alternativa all’esame tradizionale in CCIAA: un percorso più pratico e immersivo, della durata di 12 mesi, consentendo ai tirocinanti di affiancare i professionisti del settore e acquisire così esperienza diretta sul campo.
In sintesi, la riforma – se approvata – introdurrebbe un percorso formativo completo e professionalizzante mentre valorizzerebbe il ruolo delle agenzie come luoghi di formazione e crescita professionale.