Ci sono due motivi validi per cui il proprietario di uno o più immobili sceglie la donazione di un immobile.
Il primo, e probabilmente quello più ovvio, riguarda la suddivisione del patrimonio tra i familiari, e quindi ha lo scopo di avere una situazione familiare più chiara.
Il secondo invece ha motivi prettamente fiscali. L’obiettivo della donazione è quello di cristallizzare la tua situazione fiscale. Cosa significa? Che donando oggi un immobile pagherai subito le eventuali tasse dovute, e se eventualmente in futuro queste dovessero aumentare le avrai già pagate e non subirai aumenti fiscali.
A questo punto potresti chiedermi: quanto si paga di tasse per donare un immobile?
La donazione di un immobile non prevede pagamenti di imposte di donazione per immobili del valore fino a un milione di euro, per donazioni in linea diretta, cioè al marito, alla moglie e ai figli.
Per immobili dal valore superiore al milione di euro il proprietario dovrà pagare un’aliquota del 4% sulla differenza eccedente al milione. Ricorda però che tale aliquota può subire variazioni in base al legame di parentela tra il donante e il ricevente.
Restano poi le imposte legate alla transazione immobiliare, ovvero l’imposta di registro, ipotecaria e catastale che sono a carico di chi riceve la donazione e da aggiungere alle eventuali imposte di donazione di cui sopra.
Una domanda molto frequente è: si può vendere un immobile ricevuto in donazione?
La risposta è sì ed esiste anche uno strumento assicurativo che tutela completamente gli acquirenti e la banca in caso di mutuo. La polizza assicurativa sulle donazioni copre eventuali situazioni in cui vengano fatte operazioni di riduzione da parte di eredi conosciuti o non, soggetti quindi che vanno ad impugnare la donazione successivamente alla compravendita.
Un dubbio frequente tra i nostri clienti riguarda la vendita di un immobile proveniente da donazione senza polizza. Ci chiedono spesso dopo quanto tempo è possibile vendere un immobile di questo tipo?
Abbiamo di fronte due possibilità: una prevede che siano trascorsi 20 anni dalla trascrizione della donazione (non importa se il donante sia ancora in vita); l’altra invece prevede che siano passati 10 anni dalla morte del donante. In assenza, in ogni caso, di atti di impugnativa.
In conclusione, puoi vendere un immobile ricevuto in donazione tenendo conto di quanto detto fin qui e dei dettagli che questa implica.
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